Seniores: Due giorni in Emilia: Prato Spilla e Cusna
Seniores
25 Settembre 2024 - 26 Settembre 2024
Dislivello: Mt. 500 circa + Mt. 840 circa
Difficoltà: E
Direttore: Maurizio Oliveri, Antonio Bartolucci
Solo soci
Giorno 1: Dal piazzale di Prato Spilla si prende il sentiero nel bosco n.707 e si passa sotto la diga del lago Ballano (mt 1341). Percorrendo una stradina sterrata si sale alla Sella Pizzo della Nonna (mt 1550), raggiungendo in breve il Lago Verde.Percorrendo in salita un sentiero ciottoloso si raggiunge la Capanna Marco Cagnin (mt 1601) e in poco tempo si arriva al Lago Martini (mt 1714).
A questo punto i direttori di gita valuteranno, in base ai tempi, il meteo e le condizioni del gruppo, se andare almonte Bragalata (mt 1855) che è la seconda cima più alte per Parco dei Cento Laghi.
Dal lago Martini scenderemo lungo il sentiero n. 705 che ci porterà al punto di partenza per proseguire poi in auto sino alla Foresteria San Benedetto a Castelnovo ne Monti.
Giorno 2: Dalla Foresteria si raggiunge il rifugio di Monteorsaro. Parcheggiamo appena a monte del Rifugio Monte Orsaro e dell’omonima borgata, lungo lo stradello (q. 1300 m.) che sale verso il Passo della Cisa e, apiedi, iniziamo a risalirlo comodamente (segnavia 623A).
Oltrepassiamo la deviazione con il percorso 621 che sale al Passo della Croce e, in corrispondenza del primotornante, abbandoniamo lo stradello per seguire il sentiero con cui guadagniamo quota più rapidamente. Incrociato il tracciato 609, continuiamo a salire su fondo argilloso verso il Monte Cusna (segnavia 623A) attraversando un paio di volte la piccola strada a fondo naturale proveniente dal Passo della Cisa (segnavia623).
La terza volta che incontriamo la stradina, la seguiamo. Superiamo il bivio con il sentiero 619A e, poco dopo, usciamo dalla faggeta. Mantenendo sempre la direzione Monte Cusna, lasciamo a destra il sentiero 625A che conduce ai Prati diSara e alle Cascate del Lavacchiello.
E’ ora visibile tutta la porzione superiore del nostro percorso. Alle nostre spalle il Monte Cisa e il MontePrampa. Più lontana l’inconfondibile sagoma della Pietra di Bismantova. In corrispondenza dell’incrocio con il sentiero 625, in località Le Prese (q. 1771 m.), la visuale si apre anche sulla Val d’Ozola.
Iniziamo la risalita della panoramica cresta nord del Monte Cusna (segnavia 625) le cui pendici sono ricche di argille variopinte. Alcuni tratti sono piuttosto ripidi. Man mano che guadagniamo quota la visuale si allarga con le Alpi Apuane che compaiono dietro il crinaleprincipale dell’Appennino. Poi la dorsale si allarga e ci dirigiamo a nord- ovest della cima fino al punto diincrocio con il sentiero 627 che scende alla Costa delle Veline, punto panoramico sull’alta Val d’Ozola, sul Monte Prado e verso l’intera catena apuana. In pochi minuti saliamo sulla vetta della più elevata cimadell’Appennino reggiano (q. 2120 m.) in cui è posta una croce metallica e una statuetta della Madonna.
La vista è notevole su una bella fetta di Appennino settentrionale, oltre alle già citate Apuane a fianco dellequali si potrebbe scorgere una punta di Liguria. In giornate limpide la visuale arriva alle Alpi.
Per la discesa si ripete il sentiero di andata.
Arrivati al posteggio si rientrerà a Genova in auto.
Iscrizione e informazioni
Scrivendo a seniores@cailiguregenova.it entro le ore 15 di venerdì 20 settembre 2024.
Specificare se si ha disponibilità di auto e quanti posti.